Questo vecchio proverbio sintetizza un dato di fatto che chi produce olio conosce bene e che chi compra olio dovrebbe imparare a conoscere. Infatti, il primo olio spremuto della stagione è quello di maggiore qualità: più ricco di sapore e di aroma, e capace di contenere una più alta concentrazione di nutrienti e vitamine.
L’olio evo (extravergine di oliva) è un grasso monoinsaturo, ricco di polifenoli, che rallenta il processo di invecchiamento delle cellule. previene l’ictus. fa bene al cuore e al sistema cardiocircolatorio. Presenta diversi benefici per l’organismo, soprattutto se consumato a crudo, e per massimizzarne i benefici è importante sapere che il primo raccolto dell’anno è sempre quello che offre l’olio migliore.
“Olio nuovo e vino vecchio“
Quest’altro proverbio indica che il vino di qualità guadagna, invecchiando, gusto, aroma e valore, ma per l’olio avviene esattamente il contrario.
Col passare del tempo, anche l’olio migliore perde progressivamente le sue qualità: gli aromi si attenuano, i sapori si “appiattiscono”, le qualità organolettiche vanno calando. Bastano alcuni mesi per avvertire sensibili differenze.
Quando l’olio evo è “nuovo” si trova al massimo delle sue potenzialità: contiene tantissimi polifenoli e vitamine, insieme ad un gusto intenso e unico. Ma cosa lo rende un prodotto così amato e così unico? Le caratteristiche distintive dell’olio nuovo sono sostanzialmente 4
Acidità. Quando un olio evo nuovo è di qualità, estratto a freddo e da olive selezionate, questo valore non deve superare lo 0,8% e indica la percentuale di acido oleico presente nell’olio e più è alto più la qualità si abbassa;
Aroma. L’olio nuovo presenta un profilo aromatico e una varietà di gusto molto intensi e avvolgenti. L’ampio spettro aromatico naturalmente varia a seconda della tipologia di olive con cui è realizzato;
Pizzicore. Se l’olio nuovo “pizzica” la lingua, state tranquilli: non è un difetto. Il pizzicore dipende dalla presenza di molti polifenoli e tocoferoli. Si tratta di due potenti antiossidanti che aiutano l’olio nuovo a conservarsi e portano tanti benefici al nostro organismo;
Amaro. Come il pizzicore, anche avvertire un lieve retrogusto amaro all’assaggio non è un difetto. Questo dipende dalla presenza di particolari composti fenolici che hanno il compito di conservare l’olio e arricchirlo di benefici. Nota bene: al momento di condire, la nota di amaro si fonderà con gli altri sapori, esaltandoli.
Tenendo presenti tutto quello che abbiamo detto, qual è il momento migliore per acquistare olio nuovo EVO di qualità? Bisogna sempre privilegiare l’”olio nuovo”, ossia il primissimo olio spremuto, ottenuto dalle prime olive del primo raccolto. La cosa migliore da fare è acquistare l’olio nei giorni immediatamente successivi al primo raccolto.
Quali sono questi giorni? Molto dipende dalla tipologia di oliva e dal microclima della zona in cui è coltivata, ma in Italia il primo raccolto avviene fra fine novembre e fine dicembre. Nella maggior parte degli oliveti italiani, comunque, il primo raccolto viene quasi sempre completato entro i primi giorni di dicembre.
L’olio nuovo è in grado di esprimere il massimo del suo potenziale, sia per quel che riguarda l’aspetto nutritivo che per il fattore del gusto. Per questo motivo conviene sempre acquistare l’olio evo, infatti solo in questo modo si possono sfruttare e godere tutte le sue potenzialità. Ma attenzione: si deve comprare l’olio nuovo per tempo, cioè nel primissimo periodo della sua produzione, questo perché la sua richiesta è molto elevata ma la sua disponibilità è limitata. Bisogna quindi essere tempestivi e comprarlo per tempo!
Ora che conosci qualcosa di più sull’olio, ti chiederai dove si può acquistare olio nuovo nel pieno del suo gusto e delle sue potenzialità. Puoi acquistare olio nuovo sul sito dell’Oleificio Fina.
Ricorda che per legge l’olio deve essere imbottigliato e confezionato con tanto di etichettatura recante l’indicazione della denominazione di vendita, origine, annata olearia, lotto e termine di conservazione.
Quello che non tutti sanno è che l’olio è un grasso biologicamente vivo che deriva da un frutto fresco.
Per conservarlo, cerca di mantenerlo a una temperatura fra i 10 e i 20 gradi, e evita di congelarlo o di esporlo ad alte temperature. La luce solare, diretta o diffusa, accelera l’ossidazione, conserva quindi il tuo olio in un luogo buio.
Tieni sempre chiuso ermeticamente il recipiente e custodiscilo in ambienti areati senza odori di alcun tipo: l’olio è molto sensibile e assorbe qualsiasi odore cattivo.
Per legge l’olio extravergine d’oliva va consumato entro i 18 mesi dalla sua produzione. Questo perché il gusto cambia. Per un anno circa, pur conoscendo un lieve decadimento, l’olio preserva, a grandi linee, le sue caratteristiche organolettiche. Poi, però, il principio di ossidazione, lento e inesorabile, compie il suo lavoro, e anche l’olio migliore finisce con il perdere il profilo aromatico e i sapori. Per le sue importanti proprietà, l’olio nuovo dà il suo massimo quando utilizzato in ricette semplici, in grado di dare spazio al suo prezioso profilo organolettico. Rappresenta quindi un valore aggiunto per ogni piatto.
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